Celiachia Capire una condizione sempre più diffusa

Celiachia

La celiachia è una parola che sentiamo sempre più spesso.
Ma cos’è esattamente la celiachia?
Come influisce sulla vita di chi ne è affetto?

In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questa condizione autoimmune, spesso fraintesa, che riguarda un numero crescente di persone in Italia e nel mondo.

Settori di competenza per curare la celiachia

Che cos’è la celiachia?

La celiachia, o malattia celiaca, è una malattia autoimmune cronica che colpisce l’intestino tenue di soggetti geneticamente predisposti. Non è un’allergia o una semplice intolleranza.
La sua caratteristica distintiva è una reazione anomala del sistema immunitario all’ingestione di glutine.

Il glutine è un complesso proteico presente in cereali comuni come:

  • Grano (frumento)
  • Orzo
  • Segale
  • Alcune varietà di avena (se contaminata, o se non specificamente certificata senza glutine).

Quando una persona celiaca assume glutine, il suo sistema immunitario attacca i villi intestinali, piccole estroflessioni che rivestono la parete dell’intestino tenue e sono responsabili dell’assorbimento dei nutrienti. Questo danno porta a un malassorbimento, con conseguenze, anche gravi, su tutto l’organismo.

I Sintomi: un mosaico vario

Uno degli aspetti più complessi della celiachia è la varietà dei suoi sintomi, che possono variare enormemente da persona a persona, rendendo la diagnosi complessa e non sempre immediata.
Alcuni individui possono avere sintomi gastrointestinali molto evidenti, altri quasi nessuno, manifestando la malattia in forme “atipiche”.

I sintomi possono includere:

Sintomi gastrointestinali
Diarrea cronica, gonfiore addominale, dolore addominale, stipsi, nausea, vomito, perdita di peso.

Sintomi extra-intestinali
Anemia (per carenza di ferro), stanchezza cronica, debolezza muscolare, perdita di capelli, afte ricorrenti, problemi dermatologici (es. dermatite erpetiforme), dolori articolari, disturbi neurologici, ritardo della crescita nei bambini, problemi di fertilità.

Celiachia silente
In alcuni casi, i danni intestinali sono presenti, ma la persona non avverte sintomi evidenti.

La diagnosi: Un percorso necessario

Se si sospetta la celiachia, è fondamentale non eliminare il glutine dalla dieta prima della diagnosi. L’ingestione di glutine è necessaria per poter effettuare gli esami diagnostici in modo affidabile.

Il percorso diagnostico include tipicamente:

Esami del sangue
Ricerca di specifici anticorpi (anti-transglutaminasi tissutale – tTG, anti-endomisio – EMA, anti-gliadina deamidata – DGP).

Biopsia intestinale
Se gli esami del sangue sono positivi, si procede con una gastroscopia con biopsie del duodeno, per valutare il danno ai villi intestinali.

La terapia: una dieta rigorosamente senza glutine

Ad oggi, l’unica terapia efficace per la celiachia è una dieta rigorosamente senza glutine per tutta la vita. Questo significa eliminare non solo i cereali contenenti glutine, ma anche tutti i prodotti (alimentari e non) che ne potrebbero contenere anche solo tracce o essere stati contaminati da piccole particelle.

Seguire una dieta senza glutine può sembrare una sfida all’inizio, ma oggi il mercato offre una vasta gamma di prodotti specifici e la consapevolezza sulla celiachia è in aumento, facilitando la vita dei celiaci.

Vivere con la celiachia: sfide e opportunità

Vivere con la celiachia implica un’attenzione costante a ciò che si mangia e una maggiore consapevolezza. Tuttavia, non è una condanna:

Qualità della vita
Con una diagnosi precoce e l’adesione alla dieta, la maggior parte dei celiaci può condurre una vita piena e in salute.

Comunità e supporto
Esistono associazioni (come l’AIC in Italia) e gruppi di supporto che offrono preziose informazioni, consigli e un senso di comunità.

Innovazione
L’industria alimentare è in continua evoluzione, offrendo sempre più opzioni gustose e sicure senza glutine.